di Luca Delli Santi
La Tav o Taw è l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico, il suo valore ghematrico è 400 rappresenta il segno lasciato da un sigillo. E’ formata dalla lettera Dalet e dalla lettera Nun, forma la parola Dan giudizio, giudicare: la vibrazione della Tav è quindi a stretto contatto con le Potenze della restrizione, del caos, gli aspetti più reconditi del Creato. E’ la lettera dell’Olam ha Tohu, il mondo del caos, il mondo delle forze primordiali.
Nella concezione cabalistica lo sviluppo del cosmo si articola in tre fasi: il Mondo del Confusione dove le energie e le potenze creatrici si dibattono nel disordine e nella disarmonia, il Mondo della Rettificazione, quello in cui viviamo noi: la Rettificazione è infatti una potenzialità, un obiettivo che può essere perseguito e raggiunto in quanto le Potenze della Severità e del Giudizio possono essere poste in equilibrio. L’ultima fase è il Mondo dell’Avvenire, quello in cui si compie il telos messianico: l’Essere Umano, il Creato ed il Creatore sono riunificati.
La Tav è il sigillo che l’Eterno pose sulla fronte di Caino, si intuisce quindi come il Giudizio sia parte integrante del percorso verso la Rettificazione, Caino deve essere punito per il suo orribile crimine ma parte di lui, un gradino della sua anima, è rimasta immune dalla corruzione e nella sua stirpe sarà infusa una scienza preziosa, Tubal-Cain, “l’artefice di ogni sorta di strumenti di bronzo e di ferro” Genesi 4:22. La superba abilità di questo personaggio a lavorare con il fuoco i metalli è intesa come un riferimento alle conoscenze alchemiche.
L’ambivalenza della Tav è narrata nel mito del Golem, la Tav è l’ultima lettera sia della parola ebraica Emet ( Verità ), sia della parola Met ( Morte ), come è noto attraverso la pronuncia della parola Emet il Golem prende vita, pronunciando la parola Met il Golem ritorna una statua inanimata di argilla.
La preparazione descritta nei testi di cabala per l’animazione del Golem è estremamente complessa, si tratta di digiuni, esercizi fisici fondati sulla respirazione, complesse permutazioni dei nomi divini, è il lavoro dell’iniziato di ogni tradizione. L’operazione consiste nel creare un veicolo che consenta di superare i limiti della percezione ordinaria, oltre i vincoli della materia proiettati verso le dimensioni spirituali, una pratica analoga a quella delle scuole buddiste del Veicolo del Diamante.
“ Il Sigillo del Santo “ presente nella parole verità e morte ci rammenta la dimensione dell’eternità, la caducità è trasformazione non fine, è il ricongiungimento con l’Emanante da cui il Tutto proviene.
In ambito cristiano la Tav è rappresentata con il simbolo del Tau, richiama l’ Alpha e l’Omega ( Apocalisse 13:1) il Principio e la Fine, la molteplicità e l’Uno, tutto è interconnesso.
Nell’ambito della Massoneria Azzurra richiama la Squadra a doppio angolo retto, rappresenta il potere della trasmissione iniziatica, chi lo esercita deve, o dovrebbe, ben conoscere la potenza simbolica della Tav ed i legami fra “mondi” che essa ci indica.
Il simbolo del Capitolo dell’Arco Reale con la sua tripla Tau ci rammenta la potenza simbolica del numero e dell’elemento trinitario, attraverso i simboli e i rituali del Capitolo l’iniziato acquisisce strumenti sapienziali, è chiamato a vivere in prima persona ed a rappresentare insegnamenti cabalistici, parole, segni sono le chiavi che aprono gli scrigni di un potenziale insegnamento operativo, fino a giungere alla conoscenza della Parola.
Gli Ordini Cavallereschi cristiani hanno sempre riconosciuto la potenza simbolica del Tau, i Templari l’adottarono come loro simbolo in quanto compimento del Creato e punto di partenza per l’iniziato del cammino da intraprendere per tronare al Principio.
Questo il deposito iniziatico del Rito di York, attraverso i gradi delle tre camere conseguiamo la consapevolezza di quale sia la mancanza, l’assenza che grava in ogni esistenza umana, la necessità di colmare la distanza fra il logos umano e quello cosmico, l’autentico “Tesoro “ bramato dai Cavalieri del Tempio.