Non solo una strada, Cosenza ha dedicato all’ingegnere Ettore Loizzo, che fu vicesindaco della città e tra i maggiori esponenti della Massoneria italiana, anche il Laboratorio di elettronica dell’Istituto Tecnico Industriale A. Monaco, dove l’illustre fratello a lungo insegnò. Un’iniziativa che si è tenuta il 30 novembre e che segue l’omaggio che il Comune ha voluto fare al suo illustre cittadino, dedicandogli, con una delibera di giunta dell’8 novembre scorso, il tratto di via Neghelli, compreso tra corso Mazzini e via 24 Maggio. Nel corso della cerimonia è stata apposta anche una targa a ricordo di Loizzo ed è stato consegnato un contribuito per le attività didattiche . All’evento hanno preso parte gli esponenti della loggia, che porta il suo nome con il numero distintivo di 1145, il dirigente scolastico Iti Giancarlo Florio e Giovanni De Miglio, presidente dell’ associazione socioculturale Ettore Loizzo.
Nato a Cosenza il 18 settembre 1927 e spentosi il primo dicembre del 2011, Loizzo, imprenditore e docente, ha contribuito a importanti opere pubbliche. Per l’Ordine degli ingegneri di Cosenza ha diretto per più di un decennio la rivista “Il Politecnico”. Uomo dal senso pratico semplice e morale della vita, è stato testimone di un impegno politico attivo. In seno al Goi ha ricoperto incarichi di vertice. Dal 1982 al 1985 è stato membro della giunta in rappresentanza del Consiglio dell’Ordine nel 1978, Dal 1982 al 1990 Gran Maestro Aggiunto. Ricoprì poi nel 1993 il delicatissimo ruolo di Gran Maestro Reggente insieme a Eraldo Ghinoi. L’ultima officina di cui ha fatto parte è stata la Bruzia-P. De Roberto n. 1874 all’Oriente della sua città. Nel 1992 fu insignito della Giordano Bruno classe oro.