«La Massoneria è la strada dell'errore. Non nel senso che si sbaglia, ma nel senso che non esiste una verità ultima e definitiva da mettere in tasca. Così la Massoneria è la ricerca. La Verità non sta all'inizio del viaggio. Sta alla fine». Lo ha detto Tiziano Busca a La Spezia, in occasione della presentazione de La Massoneria parla all'uomo. Dalla Tradizione un progetto ribelle organizzata dal Capitolo Apro Lunense del Rito di York, con il suo Gran Sacerdote Mario Bertocchi e Angelo 'Ciccio' Delsanto, da anni instancabile motore culturale.
Il filosofo Mauro Cascio è tornato sul doloroso paradosso della Massoneria. Quello di avere una storia che ha scritto le pagine migliori della nostra cultura, e di non avere riconoscimenti dal mainstream. Eppure nessuno può negare che nella formazione del suo patrimonio ideale ha concorso un Lessing, un Voltaire, tutto l'idealismo tedesco da Fichte ad Hegel, personaggi come Mozart, Goethe, Victor Hugo e poi le democrazie occidentali, diciassette presidenti degli Stati Uniti sono stati massoni, il Risorgimento Italiano, con Garibaldi, i mazziniani, Ernesto Nathan, cinque presidenti del Consiglio, i repubblicani che hanno scritto la Costituzione, Meuccio Reini, Giovanni Conti, Ugo della Seta... e persino Paolo Paschetto, massone, che ha disegnato il simbolo della nostra Repubblica.
I lavori sono stati condotti da Alessia Canaccini, che ha sorpreso tutti, pubblico e relatori, per la puntualità delle sue osservazioni e per la profondità analitica delle sue letture. Le conclusioni sono state affidate a Claudio Palandrani.