Roberto Perotti
Roberto Perotti oggi su Repubblica si interroga sui miniBOT. «I più avveduti tra i loro fautori sanno benissimo che essi non risolveranno i problemi dell’Italia, ma serviranno ad uno scopo ben diverso: “preparare il terreno” a un’uscita dall’euro. Qui si capisce perché nella mozione approvata dal Parlamento sia stata infilata la condizione apparentemente innocua che i minibot devono essere di “piccolo taglio”. Quando mai si è visto un debito dello Stato
verso un fornitore di 5 o 10 euro? Il motivo è molto sottile: oggi facciamo circolare dei pezzi di carta rigorosamente in italiano con le effigi di Michelangelo e Verdi: ammesso che siano di piccolo taglio e quindi li vedano in tanti, la gente si abitua psicologicamente a qualcosa di molto simile a una moneta italiana. Come tutti i movimenti estremisti che vanno al governo, inizialmente l’ordine di scuderia è “moderare i toni”, “apparire governativi”. E come sempre gli avversari si fanno ingannare dalla “trasformazione moderata” degli estremisti. Ma è un errore: vasti strati della classe dirigente della Lega, inclusi molti assai ascoltati da Salvini, sono ferocemente, violentemente, irrimediabilmente anti-euro ed anti-Europa (il tutto condito in moltissimi casi, e per quanto possa sembrare incredibile al giorno d’oggi, con dosi da cavallo di teorie del complotto pluto-giudaico-massoniche). Non illudiamoci e non facciamoci ingannare: questo è il loro scopo ultimo, e questo stanno perseguendo; tanto più se, come è ormai certo, faranno prima o poi un governo con Fratelli d’Italia»