di Roberto Galimberti
Raffaello Bertieri
Raffaello Bertieri, pseudonimo di Carlo Lorettoni, è nato a Firenze il 5 gennaio 1875, figlio di contadini, dopo aver frequentato i corsi elementari ed essere stato garzone in libreria, a 13 anni entrò in tipografia. Trasferitosi a Milano, nel 1901 si occupò della vendita di macchine tipografiche e nel 1906 fondò la sua prima officina grafica con Piero Vanzetti. Da allora ebbe inizio la sua battaglia intesa a dare un nuovo volto all'arte grafica italiana e fondata, come egli stesso dichiarò, sul principio di ricordare dei grandi artisti del passato certi principi da applicare secondo la propria sensibilità e ispirazione per rifare il bello che hanno fatto loro. Il pensiero e le idee di Bertieri sono consegnati nelle annate del "Il risorgimento grafico", rivista che egli diresse per 34 anni, dal 1907 fino alla morte. Dal 1919 al 1925 fu a capo della Scuola del Libro della Società Umanitaria, sostenendo così nella pratica e con il suo esempio l'esigenza dell'istruzione professionale in campo grafico. Nel 1926 costruì in Milano il nuovo Stabilimento dell' Istituto Grafico Bertieri e Vanzetti. Nello stesso anno disegnò il carattere Paganini e curò la fusione di altri caratteri. Podestà di Asso (Milano) dal 1926 al 1941, ogni anno organizzò in quel centro la festa del libro. Non si conosce quando sia stato iniziato Massone; il 1° luglio 1903 fu affiliato Maestro nella Loggia "La Concordia" di Firenze. Si spense ad Asso (Milano) il 30 maggio 1941.