di Paolo Callari
Questa lettura non è per tutti anche se tutti sono alla ricerca della consapevolezza delle forze che animano il proprio agire.
La favola della vita terrena
Già in passato si era adoperato in una simile impresa: aveva creato un Angelico Regno di Luce. L'intero firmamento risplendeva indefinitamente ed eternamente; c'era chi cantava le sue lodi, chi ripeteva il suo verbo, chi risplendeva e rifletteva la Sua Luce, chi portava il suo trono.
L'Entita' Superiore capi' però che quel Regno, il Regno Angelico, non era tutto ciò che desiderava creare.
Il Suo Desiderio non era creare un Riflesso di Se' ma piuttosto una Forza Creatrice in grado di continuare il Processo di Creazione.
Con un Lampo di Luce Squarcio' quell'Armonia perfetta creata in precedenza. Dallo squarcio emerse una nuova dimensione di esistenza ed ebbe inizio lo spazio-tempo.
Aveva creato così l'Impalcatura dove avrebbe potuto creare il Nuovo Regno, il Regno Terreno.
L'Uomo, la Donna e i Quattro Elementi sarebbero stati i protagonisti di Una Geometria Cosmica.
Dentro lo spazio-tempo Sei elementi, dunque, per creare un Regno.
Sei è il primo numero perfetto, cioè un numero la cui somma ed il cui prodotto dei divisori fornisce lo stesso risultato:
1+2+3=6
1•2•3=6
L'Uomo e la Donna sarebbero stati i portatori-metà di un quinto elemento: l'Amore.
L'Amore è elemento iniziatico, la più potente forza creatrice, capace di avvicinare le Anime fino al punto di permettere la pro-creazione nel Regno Terreno.
L'Uomo e la Donna tanto simili quanto diversi, originario di Marte il primo e di Venere la seconda, avrebbero portato nel Regno Terreno quel fondamentale arco di tensione, equilibrio instabile necessario affinché la freccia dell'Amore potesse scoccare dall'Arco e generare la vita, cosicché il disegno potesse progredire ed il Regno Terreno prendere forma.
I Quattro Elementi, come le quattro forze fondamentali, come gli stati fondamentali della materia solido, liquido, gassoso e plasma, come gli stati d'animo o emozionali, come i modi di essere, rappresentano il mezzo ovvero gli strumenti costituzionali, attraverso i quali progredire nella consapevolezza, compiendo la creazione con la forza dell'Amore.
Ognuno dei quattro elementi ha sempre sia valenza positiva e negativa a ricordare il necessario bipolarismo, come uomo-donna, necessario alla creazione, affinché la tensione tra i due poli permetta la nascita del terzo, del nuovo, del figlio.
L'elemento Terra è l'Archetipo della Madre Universale, dell'equilibrio stabile, dell'accoglienza, della passiva perseveranza che rende possibile lo sviluppo di ogni cosa.
Gli stati emotivi associati a questo archetipo sono quelli legati alle esperienze concrete, al l'equilibrio stabile, alla materialità.
L'elemento Aria è l'Archetipo dell'impalpabile che trasforma, che con la sua calma frantuma l'idrogeno in infinite molecole di umidità, trasporta i pollini a centinaia di chilometri per l'inseminazione, con il suo lento serpeggiare erode la roccia, ma anche che con la sua forza imbriglia le acque, fa straripare i fiumi, piega gli alberi e la Terra, aiuta a divampare le fiamme. È l'Archetipo degli stati emotivi legati al nervosismo, alle paure incomprensibili, al timore dell'ignoto.
L'Elemento Fuoco è l'Archetipo della Passione, della forza purificatrice che distrugge con la sua irruenza per preparare la Terra a nuove creazioni. È l'Archetipo della convinzione che non conosce mediazioni o compromessi, che incenerisce o si spegne, ma che non si placa.
L'Elemento Acqua è l'Archetipo della fluidità, della estrema plasticità e duttilità pur mantenendo la coerenza d'insieme, del fluire, dell'evolvere, del creare e distruggere con potenza soprannaturale, del lasciare fluire le emozioni, del sapersi lasciare alle spalle ciò che ostacola il cammino, del sapere riposare quando tutto è compiuto come le acque calme, del saper pulire o purificare con la docilità della pioggia o con la potenza di uno tsunami ma pur sempre con la giusta e più idonea misura.
Siamo Archetipi, cioè Uomo, Donna e i Quattro Elementi sono Archetipi, ovvero modelli iniziatici che insegnano come tornare alla Sorgente. Ci guidano lungo il sentiero in cui tutto si ripete allo stesso modo in ogni luogo, in ogni tempo, ad ogni scala come un ologramma.
Ognuno per quanto positivamente o negativamente possa essere giudicato per il suo agire ha un suo perché di esistere.
Esistere ed essere sono due cognizioni non sinonimi: esistere è il perché mentre essere è il come. Bisogna avere la forza di contrastare il cattivo essere, poiché siamo ciò che facciamo. Quando qualcuno sbaglia è giusto che paghi il prezzo delle proprie azioni e malefatte. Viceversa bisogna avere sempre grande umana attenzione per l'esistere, perché si tratta non di una scelta ma di un Dono della Entità Superiore. L'esistenza seppure di alcuni possa apparire grottesca deve essere sempre rispettata e difesa perché è un tassello di un mosaico che in quella esistenza, anche in quella, trova un suo perché superiore, generale e connesso ad altri perché.
La geometria cosmica trovò così la sua realizzazione nel Regno Terreno, l'uomo e la donna per diversi millenni continuarono la creazione, mentre inconsapevolmente l'essere umano combatteva se stesso, i suoi simili e la Natura, piegandosi innanzi alle Forze della Natura ed innanzi ai Perché Superiori fin quando non comprese il suo ruolo nel Regno Terreno.
Fu così che con tale consapevolezza innanzi agli occhi dell'umana esistenza si poté scorgere la Luce dell'intero Creato, cadde così il velo dell'inconsapevolezza e comprese il maestoso progetto vivendo nella Luce del Creatore.