di Domenico Fragata
«Lui (Metatron) fu generato per primo. Nessuno può comprendere tale elevatezza,
ciò è riservato solo a Dio» (Zohar, Genesis 1:1)
Meditando lungamente su questo arcano mi sono domandato più volte chi potesse rappresentare “il Bagatto” in una Loggia massonica. (Credo sia doveroso specificare che non credo via sia una corrispondenza diretta e perfetta fra i 22 arcani dei Tarocchi e le funzioni degli ufficiali di Loggia).
Dal mio punto di vista in questo archetipo convivono due simbolismi apparentemente opposti: il neofita e il maestro venerabile. Se la squadra è indiscutibilmente il primo strumento che l’apprendista deve imparare ad usare è vero anche che è il simbolo del gioiello di loggia del Maestro Venerabile. Nel simbolismo dei primi tre passi, che l’apprendista compie nel tempio mettendo i piedi a squadra, è racchiuso l’intero percorso di rettificazione dell’iniziato. Ogni passo rappresenta la rettificazione di uno dei tre livelli dell’essere: Fisico, Psichico e Spirituale. Il Maestro Venerabile dovrebbe incarnare ciò che nell’apprendista risiede solo a livello potenziale. Apprendista e Venerabile possono essere paragonati alle categorie aristoteliche di Potenza e Atto. Il fiore rosso ai piedi del Mago simboleggia che il potenziale deve ancora dischiudersi, per manifestarsi pienamente ha bisogno di percorrere e realizzare i primi tre gradi della Via iniziatica. Alcuni statuti massonici definiscono il Maestro Venerabile il “Primo fra gli uguali”, ed è proprio in quanto “primo”, o “capo”, della loggia che egli può essere accostato alla figura del Bagatto. Visualizzando la lettera Alef [א] riconducibile al Bagatto, mi sono trovato più volte ad associare la Yud [י] sottostante al neofita mentre la Yud [י] soprastante al Maestro Venerabile. La Vav [ו] che collega, e contemporaneamente divide questi due punti, potrebbe rappresentare il metodo massonico che, se praticato con serietà e coscienza, permetterà all’apprendista di diventare maestro. A livello cabalistico potremmo associare il neofita alla Sephirot Malkut, che si trova alla base dell’Albero della Vita, mentre il Maestro Venerabile a Kether, apice del diagramma. Secondo molti studiosi, fra cui Dion Fortune, Metatron, la potenza angelica di Kether, è da considerarsi fratello gemello di Sandalphon che risiede in Malkut. Secondo Ashcroft e Nowicki Sandalphon e Metatron collaborano in Malkut che è l’unica sephirot nella quale si intravede l’immensità ineffabile presente in Keter; dunque alla base del sistema sephirotico troviamo riunite l’essenza più alta con quella più bassa, il dieci e l’uno, l’apprendista e il Venerabile.
Secondo il Libro ebraico di Enoch Metatron in origine non era un angelo, ma divenne tale a partire dall'assunzione in cielo del patriarca Enoch, in continuazione a quanto scritto in Genesi 5,24 "Enoch camminò con Dio, poi scomparve, perché Dio lo prese". Questo simbolismo, a mio modesto parere, rimanda al percorso ascensionale che l’iniziato deve compiere lungo l’Albero della Vita: dall’umano all’angelico, dalla terra (Malkut) al più alto dei cieli (Kether). Secondo questa visione ogni cosa promana dall’Uno ed all’Uno ritorna.