mercoledì 14 gennaio 2015

Cosa vuol dire essere massone dopo il 7 gennaio

Jean Pierre Servel

Il Gran Maestro della Gran Loggia Nazionale di Francia Jean Pierre Servel, ha ringraziato le obbedienze massoniche di tutto il mondo per i messaggi di solidarietà ricevuti per i due massoni francesi,  Bernard Maris e Michel Renaud, uccisi nella strage di Charlie Hebdo. «Dal cuore dell’orrore, i semi per una vita nuova. Senza paure». Questa speranza si chiama Massoneria, questa forza che da secoli attraversa la storia attraverso tutti gli schieramenti politici, le confessioni religiose, le appartenenze comunitarie, per un'unica ricerca del Vero.
«Siamo noi i portatori di pace e di tolleranza da secoli», aveva detto il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia quando l’11 gennaio Parigi ha ricevuto l’abbraccio del mondo. «Quando l’intollerenza la fa da padrona», aveva aggiunto Bisi, «allora può succedere di tutto». Con una severa critica a questo modo di intendere l’Europa: «Questa Europa per ora non favorisce l’integrazione. Solo la Massoneria Unisce».
Nei giorni scorsi c’era stato anche l’intervento del Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dell’Arco Reale in Italia - Rito di York Tiziano Busca, che si può rileggere cliccando qui sotto.


L'intervento di Tiziano Busca