domenica 20 settembre 2009

DAN BROWN AI PIEDI DELLA MASSONERIA

Segnalato dal Fr. Riccardo C. con le sue News, vi rinviamo come di consueto al sitoweb che pubblica l'articolo con il cappello scritto dal Fr. Riccardo: "non è il solito articolo spazzatura: merita di essere letto perché l’autore – Massimo Introvigne – è sovente anticipatore degli orientamenti della Chiesa in materia di Massoneria".

Robert Langdon, il professore di simbologia che novanta milioni di lettori del Codice da Vinci conoscono, arriva al Campidoglio di Washington invitato dal suo vecchio amico Peter Solomon, un massone d’alto bordo, a tenere un discorso. Ma quando – all’inizio del nuovo romanzo di Dan Brown The Lost Symbol (Il simbolo perduto) – entra nell’edificio, Langdon scopre che in realtà l’invito è falso, e fa una macabra scoperta: trova una mano tagliata, quella di Solomon, su cui sono incisi tatuaggi massonici. La mano punta verso un dipinto del 1865, che raffigura il primo presidente degli Stati Uniti, George Washington (1732-1799), nelle vesti di un dio pagano. Il cattivo che ha teso la trappola a Langdon (la cui vera identità scopriremo soltanto a fine romanzo) si fa chiamare Mal’akh, «Angelo», ha il corpo coperto di tatuaggi come un’opera d’arte ed è alla ricerca di una piramide massonica nascosta da qualche parte sotto Washington con mirabolanti poteri. Clikka sul Titolo per andare a leggere l'intero articolo.

Fonte: da avvenire.it di Massimo Introvigne pubblicato giovedì 17 settembre 2009