Elucubrazioni sul massone dei nostri giorni. L’occasione fornita dalla presentazione del libro: “Il libero muratore: un Ulisse del terzo millennio?” di Stefania Parrone pubblicato sulla Gazzetta del Sud del 12 giugno 2008.
Incarna l’dea della tolleranza e dell’azione positiva il “libero muratore” dei nostri tempi accumunato all’Odisseo di omerica memoria per la brama di conoscenza che lo spinge, mosso anche dal tipico spirito filantropico, alla ricerca di nuove esperienze ed a confrontarsi con realtà diverse.
Ne disegna i tratti l’avvocato milanese Lionello Leoni nel suo ultimo volume, edito per i tipi delle Edizioni Krypton: “Il libero muratore: un Ulisse del terzo millennio?” presentato, in un gremitissimo salone del Convento dei Minimi di Roccella su iniziativa del Collegio circoscrizionale dei maestri venerabili della Calabria e del Consiglio dell’Alto Jonio Reggino della Massoneria Universale – Comunione Italiana – Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani.
Introdotta dai saluti di rito del sindaco di Roccella, Sisinio Zito e del Presidente del Collegio dei Maestriu venerabili della Calabria, Filippo B., la cerimonia di presentazione del libro di Leoni è stata caratterizzata dagli interessanti contributi di Giovanni Pittari, dirigente scolastico, Giuseppe Livoti, critico d’arte e Giuseppe Lombardo dell’università di Messina.
Con ricchezza di riferimenti storici i relatori hanno illustrato il percorso disegnato da Leoni alla ricerca di un modello comportamentale per i massoni del terzo millennio, “radicato nella tradizione dell’Ulisse omerico, reinterpretato nella versione dantesca del XXVi canto dell’inferno, che ha i tratti distintivi della laicità, della razionalità, del dubbio antidogmatico: tutti componenti di un’etica finalizzata alla dimensione sociale”.
Tale “Ulisse moderno” rappresenta, è stato evidenziato, “il contributo che la Masoneria del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani offre alla società della globalizzazione, sotto la formA DEL “Progetto uomo”, voluto dall’attuale Gran Maestro Gustavo Raffi, al fine di fornire strumenti di lavoro e di formazione intellettuale ad una società disorientata e in crisi di valori”.
Molto apprezzata anche la mostra di antichi cimeli massonici (copie di libri rari, pergamene, medaglie e documenti) intitolala “Theesauri Latomorum”.