di Luigi Malgherini
“Tchilah” (Tav-Cheit-Lamed-Hey) traduce, nella Lingua Ebraica, la Parola “Inizio”, e curiosamente principia con l’ultima Lettera – la ventiduesima – dell’AlephBeit, la Tav, che simboleggia il “fine”, l’ “obiettivo” del Percorso AlfaBetico, né più e né meno come il Titolo di quest’Opera, “Piazza Dalmazia”, che indica il Traguardo finale di un Percorso di Ricerca “Iniziatica”.
È una Parola straordinaria, il cui Peso NuMerico (443) equivale a “Beit’El”, la “Casa di D-o”, (BeRe’shit 28, 19), come, allo stesso modo ed a conferma di ciò, la Radice del Verbo “Iniziare” (Lehatchil), Tav-Cheit-Lamed possiede una ghematria (438) pari a “Beit Y-H-V-H”, la Casa di HaShem (… de il NoMe).
Beit’El e Beit Y-H-V-H consistono nel Luogo da cui si è partiti ed in cui si Realizza il Ritorno all’Unità, il Luogo di “Conversione” (… Rettificazione della parola “convergenza”) di ogni Percorso Iniziatico, il Luogo di Realizzazione delle Ychudim, delle Unificazioni, il Luogo del Ritrovamento, il Luogo della Rivelazione, … “Piazza Dalmazia” ...
Diverse, le più disparate, sono le possibili provenienze, diversi gli stati d’animo e le ragioni per cui ci si mette in marcia, come diversi i modi ed i mezzi con cui affrontare il Viaggio; diverso, lo spirito d’osservazione degli innumerevoli viaggiatori, come diversa la disponibilità del loro Cuore a pareggiare, equilibrandola, la partita tra Ragione ed Intuito, tra Ritmo e Mito, tra Scienza ed Arte, nel comprendere e valutare l’apparenza del Caos come la necessaria Maschera dell’Ordine.
L’apparente mancanza di un Sistema, ovvero di un Metodo, che risponda puntualmente ai dettami della Logica convenzionale, ritenuta come necessaria tanto nella pianificazione urbanistica - dalla scala territoriale a quella architettonica – quanto nella determinazione delle infrastrutture, primarie e secondarie, fino all’arredo urbano ed alla Toponomastica, consiste, in realtà, di un necessario quanto vitale Schermo a permeabilità selettiva, che filtri ed amministri la distribuzione della Luce Sapienziale, man mano che ciascuno di Noi - preordinato a raccoglierla - se ne faccia capace Recipiente, in una Realtà riconosciuta finalmente come caratterizzata da un Ordito multidimensionale, praticabile solo da quanti siano stati capaci, per effetto di una realizzata Metanoia, di risolvere la dicotomia tra coniugazioni attive e coniugazioni passive sul Braccio Centrale di una Menorah Vivente; Luogo che, svuotato degli infiniti Attributi che ‘pure ne hanno permesso l’individuazione, mentre si dissolve sul piano della Manifestazione, pian piano acquisisce una sempre maggiore consistenza nella impalpabile Dimensione del Reale dal quale va e viene, “tocca e non tocca” la Visione di Piazza Dalmazia ....