mercoledì 31 dicembre 2014

Gli auguri del Sommo Sacerdote Tiziano Busca


Tiziano Busca

Tutti aspettiamo un tempo nuovo. In questi giorni difficili, in tempi difficili, dove la crisi fa emergere le disuguaglianze e le difficoltà il senso della solitudine di fronte alle impossibilità di rispondere ai tanti perché cedono anche i presupposti dello stare insieme. È una crisi economica, ma soprattutto una crisi di valori, una crisi morale: non abbiamo più punti di riferimento, si va avanti alla giornata. È una crisi politica, quando il governo e l’amministrazione del bene pubblico diventa solo un pretesto per curare interessi  particolari. È una crisi spirituale, perché non c’è niente da credere, tutto ci è indifferente, non c’è nulla da cercare. In questo deserto ce ne stiamo disperati e soli, indifferenti al disagio, all’ingiustizia sociale, alla corruzione che dilaga.

La Massoneria può offrire un contributo. Ci disegnano come un potere forte, impegnato a costruire oscure trame. Noi di forte abbiamo la nostra storia e la nostra tradizione. Di forte abbiamo la voglia di costruire attorno all’Uomo il suo senso e il suo destino così che questo titanico lavoro di edificazione spirituale si concretizzi in morale e la morale diventa politica. Non può esistere politica senza morale e non può esistere morale senza una laica visione delle cose e del mondo. Allora le Logge diventano cantieri, cantieri in cui è possibile lavorare da subito per una società diversa. È sempre andata così. La Rivoluzione Francese, quella americana, il Risorgimento, non furono decisi con un colpo di maglietto, come immaginano i  nostri detrattori. La Massoneria fu invece lievito, laboratorio di idee nuove e fu quello Spirito, lavorato nelle Logge, che alla fine scrisse la storia. Ed è quello che dobbiamo ripetere. Siamo una palestra di cose nuove e di trasformazione. E solo la Saggezza può salvare il mondo in frantumi.

Il Rito di York è il primo Rito nel mondo. Il contributo che possiamo portare all’interno del Grande Oriente d’Italia nella nostra comunione è altissimo e duplice. Da un punto di vista teoretico abbiamo un patrimonio di contenuti indispensabile per la definizione dell’obiettivo iniziatico che tutti ci unisce e che costituisce il ‘cuore’ di ogni Massoneria. Ma non siamo e non siamo mai stati una Torre di Avorio, ci siamo confrontati. La solidarietà, il volontariato, sono nel nostro quotidiano. Quest’anno per noi è stato un anno in forte crescita tra i fratelli, anche da un punto di vista culturale, grazie anche al lavoro del Capitolo di Studio De Lantaarn. Ci siamo confrontati col mondo accademico in una rassegna di ben 12 incontri, abbiamo organizzato convegni e Open Day in ogni parte d’Italia, da Torino a Genova, da Pesaro a Roma abbiamo prodotto 5 libri di studi e di approfondimento (pubblicati nella collana De Lantaarn dall’editore Tipheret di Catania), siamo stati protagonisti all’Università di Oxford in un convegno internazionale. Questa è la nostra scommessa: dire la nostra a chi ci vuole ascoltare. Dobbiamo sapere dove piantare i piedi e dove guardare.

Auguro a tutti i compagni un 2015 pieno di cose belle da fare insieme. Per raddoppiare i traguardi che come Rito abbiamo fatto l’anno scorso. Per crescere all’interno della Comunione del Grande Oriente d’Italia, tutti insieme, diventare storia, senza più limitarci a guardarla. Diceva Giovanni Gentile che lo Spirito è attività universale, che unisce gli uomini, non li divide. E se si parla di universale allora il compito è veramente il nostro.


Il Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei LLMM dell’Arco Reale in Italia - Rito di York
Tiziano Busca

martedì 30 dicembre 2014

Femminismo, femminilità e spiritualità



Femminismo, femminilità e spiritualità. Proponiamo oggi alla riflessione dei lettori del nostro blog un contributo di Isha Schwaller de Lubicz che nel 1930 scriveva questo testo di grande attualità sul rapporto uomo/donna. Isha, studiosa di teologia e misticismo, si dedicò alle principali religioni occidentali e orientali, fino a sposare in seconde nozze René Adolphe Schwaller de Lubicz con cui si trasferì in Egitto. Risalgono in quegli anni le opere più importanti, con la ricostruzioni di un pensiero simbolico elaborato nei secoli dal clero egizio.

Il testo di Isha Schwaller de Lubicz

A Praga il Museo dell'Alchimia



Di Rodolfo II tutto si può dire tranne che sia stato un buon sovrano. Eppure fu lui, siamo nel 16° secolo a porsi come patrocinatore delle arti occulte. Sotto la sua protezione iniziati del calibro di  John Dee o Edward Kelly. E oggi a Praga  è possibile visitare  un Museo, nel quartiere ebraico, per raccontare questo lato magico della città che si è depositato su una quantità incredibile di documenti, pergamene, laboratori. Un tour, di circa quaranta minuti, che illustra anche i procedimenti con cui all’epoca erano preparati gli elisir (l’oro potabile, l’elixir di lunga vita e quello per potenziare le proprie potenzialità amorose) che, volendo, si possono anche acquistare. Il tutto ha un costo di 7 euro.

Indirizzo: Hastalska 1, 100 00, Praha 1
Telefono: +420 773 645234

Il sito

Il vacillare del senso. Il nuovo libro di Mauro Cascio


La copertina del libro

Esce per i tipi della Tipheret di Catania, il nuovo libro di Mauro Cascio, filosofo, consulente filosofico. Il titolo già dice tutto: Il vacillare del senso. «La via iniziatica serve a diventare quel che siamo, hic et nunc. Ad allargare la Consapevolezza fino al suo massimo. Se il vacillare del senso è una volontà che ci isola del destino, con un contenuto deterministico di non-verità, c'è la Volontà Vera che è uno sguardo sicuro in una Regione che eternamente È.

Il vacillare del senso è la solitudine del viandante che non ha una strada e tutte le tenta, il senso, invece, è la vetta. Da lì vedi che andavano bene tutti i sentieri. Ci sono quelli più lunghi e facili, ci sono quelli più pericolosi, ma immediati. Tutti però portano in cima. E la cima è quel luogo dove il senso non vacilla più, dove la paura è ridotta al silenzio, dove la solitudine è pienezza, dove finalmente il viaggio, il viaggiare e il riposo sono la stessa cosa». Occasione di riflessione e di approfondimento i più diffusi canoni delle messe gnostiche (Leadbeater, Ambelain, Doinel).

Tra le altre opere di Mauro Cascio, oltre al noto Filosofia Massonica: Ut unum sint. L'Uno e il molteplice (2004), L'Autocoscienza (2007), Al divino dall'umano (2013), Un Dio che riposa tra i fenomeni del mondo (2014), con uno scritto in appendice del Premio Strega Antonio Pennacchi. 

Si rinnova il sito dell’Associazione Mazziniana



Da poche ore è online il nuovo sito istituzionale dell’Associazione mazziniana italiana.

Rinnovato completamente nel suo concept, il sito adesso è caratterizzato  da una linea grafica moderna e in linea con le tendenze attuali del web, ma anche nuove funzionalità, utili e interattive (e più 'social') per renderlo più rispondente alle esigenze degli utenti ed associati, e per adeguarlo alle continue trasformazioni della Rete.


L'Associazione mazziniana italiana è un libero sodalizio di cultura, di educazione e di propaganda, indipendente dai partiti politici; si propone lo svolgimento e l'attuazione dei principi morali, politici, giuridici, sociali ed economici e di emancipazione femminile della tradizione repubblicana che in Italia ha avuto la sua più alta e forte espressione in Giuseppe Mazzini ed il compimento dell'unità federale europea nell'ambito dell' organizzazione internazionale, nella prospettiva di una alleanza universale dei Popoli.

Il sito

lunedì 29 dicembre 2014

Gli ebrei rispondono a Mauro Biglino


Mauro Biglino

Ormai da anni, migliaia di persone sostengono con entusiasmo le ipotesi del sig. Mauro Biglino che nei suoi libri, a partire da sue traduzioni dall’ebraico, ci assicura che la Bibbia non parlerebbe né di Dio né di religione, ma non sarebbe altro che il resoconto di antiche visite di ’extraterrestri’. Ma cosa ne pensano gli ebrei madrelingua delle traduzioni di Biglino? Perché questa è una premura che quasi nessuno si è presa, ed è comodo parlare a platee digiune e in ambienti dove nessuno può contestare.

Gianluca Maretta, nel blog che vi segnaliamo, ha ricostruito alcuni passaggi a partire dal forum ebraico e ricostruito la filologia di termini come Elohim, Kavod e Ruach che spesso vengono utilizzati con troppa disinvoltura. «Tutte le idee sono legittime. Ma dica che sono le sue e basta. Non pretenda di dire che Ruah è un veicolo e Elohim è una moltitudine di divinità».

Il blog di Gianluca Marletta

Ricordando Emilio Aguinaldo

Emilio Aguinaldo

Emilio Aguinaldo (1869-1964) fu un Patriota nonché Presidente della Repubblica Filippina, dopo una vita passata a combattere l'imperialismo degli Stati Uniti. Nel 1926 appare tra i personaggi di Across the Pacific, un film di Roy del Ruth.  In un discorso del 26 aprile 1955 confessò: «Da quando sono diventato massone ho dimenticato l'odio; al contrario ho imparato ad amare Dio e il prossimo. Ora sono in pace con la mia coscienza, io faccio solo quello che penso sia giusto e rifiuto il male [...] Spero che la Massoneria abbia avuto la stessa influenza su tutti voi poiché ciò sarebbe una certezza per un mondo migliore in cui vivere e umanità più felice con la quale convivere».

Iniziato il primo gennaio 1895 nella Pilar Lodge numero 203. Fu innalzato al trentatreesimo grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato il 12 febbraio 1955.

La solidarietà massonica, la calce che unisce l'edificio spirituale



Il Grande Oriente d'Italia è vicino a tutti i Fratelli che sono impegnati in prima linea accanto ai più fragili, ai più bisognosi, laddove ci sono malattie, povertà, emarginazione, diritti calpestati, solitudine. «La solidarietà deve essere la calce che ci unisce», ha sottolineato il Gran Maestro Stefano Bisi, citando il motto scelto dalla Fism, la Federazione italiana di solidarietà massonica, che si è appena costituita proprio con lo scopo di aiutare chi versa in condizioni di gravi difficoltà.

«In Italia -ha ricordato Bisi- ci sono oltre 10 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 16,6% della popolazione. Del totale, 6 milioni, un numero che cresce di anno in anno, possono essere definiti poveri assoluti, non in grado cioè di procurarsi ciò che serve per vivere una vita dignitosa, e 1,4 milioni sono bambini. Dinanzi a uno scenario così drammatico, che assume ancor più rilievo in coincidenza con le festività natalizie, non si può rimanere indifferenti, voltarsi dall'altra parte e chiudere semplicemente gli occhi. Noi Liberi Muratori non lo facciamo».

1789 Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino.


Nel 1789 la popolazione francese arrivò ad abolire la monarchia assoluta preparando il terreno per la creazione della prima Repubblica Francese. Solo sei settimane dopo la presa della Bastiglia, e appena tre settimane dopo l’abolizione del sistema feudale, la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e dei Cittadini (in francese: Declaration des droits de l’Homme et du citoyen) fu adottata dall’Assemblea Costituente Nazionale come primo passo verso la stesura di una costituzione per la Repubblica Francese. Uno dei protagonisti fu  Lafayette (universalmente considerato affiliato alla Massoneria ) che presentata all'Assemblea Costituente per il progetto di Dichiarazione dei diritti dell'uomo  un testo ispirato alla Dichiarazione americana del 1776. Questo sarà uno dei tre scelti dall'Assemblea, il 18 agosto per preparare la bozza finale. La Dichiarazione dei Diritti Umani sarà l'oggetto dei lavori dell'Assemblea, tra i 20 e 26 agosto 1789, che adotterà   diciassette articoli. 

Link-fonte: Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino
Foto: una pagina autografa del testo presentato da Lafayette

sabato 27 dicembre 2014

Domani a Sansepolcro una visita guidata alla scoperta dei Templari



In chiusura della ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Jacques DeMolay, domenica 28 dicembre alle ore 10,00 presso la Casa Massonica di Sansepolcro (Ar), i Giovani Uomini DeMolay di Arezzo, in collaborazione con i Demolay Attivi di Perugia e Firenze, organizzano un convegno dedicato al tema Luoghi e Simbologia Templare nell'Alta Valle del Tevere.


L'inizio è previsto per le 9,30. Alle 11,30 si potrà partecipare a una visita guidata condotta da Francesco Polverini alla scoperta di luoghi e simboli Templari ancora esistenti nella città. 

Il segreto delle piramidi

Jacques Grimault

L’Egitto come fonte della sapienzialità occidentale. Non è una novità, e nemmeno fantaesoterismo. Già i Greci, lo stesso Platone, identificavano in Egitto le origini del loro sapere. Giordano Bruno fu un convinto sostenitore della grande influenza iniziatica. L’Ermetismo, uno dei torrenti più importanti del grande fiume dell’Occidente, deve il suo stesso nome ad Ermete Trismegisto e lo stesso termine Alchimia viene fatto spesso derivare da El-Kemi, cioè Egitto. La terra del Nilo diventa così anche simbolo di quella che in seguito si chiamerà prisca teologia o philosofia perennis, cioè, più o meno, l’idea che esista una sola Tradizione ed infinite forme storiche che tentano di esprimerla.

La réveélation des pyramides è una trasmissione curata in Francia da Patrice Pooyard a partire dagli studi di Jacques Grimault che certo rivoluzionano il nostro modo abituale di intendere l'eredità di quella cultura. Vi proponiamo lo stralcio di un’intervista a Grimault, con la sua idea di Massoneria e il link ad Atlantis, un interessante centro di Ricerche e Studi Tradizionali di cui Grimault è presidente. 



Rinato nella pietra. Psicologia e antropologia della iniziazione massonica


La copertina del libro

Un progetto fortemente voluto da Tiziano Busca, Sommo Sacerdote dei Liberi Muratori dell’Arco Reale - Rito di York. Stiamo parlando del Capitolo di Studi De Lantaarn, che già da qualche anno ha attivato una serie di iniziative di studio e approfondimento sulla storia e sulla simbologia della Massoneria in generale e del Rito di York in particolare. L’omonima collana, pubblicata da Tipheret, è tra le attività più seguite. Rinato nella pietra. Psicologia e Antropologia della iniziazione massonica è il quarto titolo, dopo la collettanea La Massoneria. Una simbologia in movimento, Un Dio che riposa tra i fenomeni del mondo di Mauro Cascio, Massoneria e Orgonomia di Cristiano Turriziani.

'Initio' significa semplicemente 'cominciare'. L'iniziazione avvia l'uomo ad un cammino, segna l'uscita da uno stato e la successiva rinascita di qualcosa di nuovo. Un percorso che ha avuto tante letture, storiche, letterarie, soprattutto filosofiche, nel tentativo di chiarificare il senso e la portata di questo lavoro. Già Jung, soprattutto, aveva tentato una lettura diversa, originale, di un patrimonio mitico e simbolico che ha attinto a tutta la cultura occidentale, patrimonio che si è sedimentato nei rituali della moderna Massoneria. In questo volume, seguendo quelle tracce, si tenta una lettura psicologica e antropologica, con Eliade, Turner, van Gennep e i contributi degli studi più recenti


Marco Rocchi, laureato in Filosofia, insegna all'Università di Urbino. È autore di Santinelli, Newton e l'Alchimia: un triangolo di luce (2010)

La civetta e la talpa. Il grande ritorno, in libreria, degli studi hegeliani

Un ritratto di Hegel

Di Hegel, Idealista, massone, è un personaggio di cui la storia del pensiero non può fare a meno. E non tanto e non solo perché dopo Hegel la filosofia occidentale sia stata o sia ‘hegeliana’, anche se di post-hegeliani di peso ce ne sono stati, Spaventa, Benedetto Croce, Giovanni Gentile, ma soprattutto perché dopo Hegel è diventato impossibile fare a meno di fare i conti con il suo pensiero e con la visione delle cose e del mondo. Un recente articolo su Alias, l’inserto culturale del Manifesto, rende conto di questo rinnovato interesse, di questo ‘ritorno ad Hegel’, come strumento di difesa contro una ‘cultura spiritualistica e antirealistica’ da una parte e una pragmaticità atea e tecnica e che non ha più niente di filosofico da dire dall’altra.


Il filosofo Remo Bodei

Da poche settimane in libreria c’è l’ultimo libro di Terry Pinckard, intitolato La filosofia tedesca 1760-1860 che legge i classici di Hegel come un laboratorio filosofico in cui si forgia il pensiero della modernità. Ma in questa stagione c’è fermento, dicevamo, anche tra gli scaffali. Mimesis ha riproposto in italiano il testo di Pinckard più famoso, La Fenomenologia di Hegel. La socialità della ragione. Ritratti Hegeliani di Luca Corti è un’analisi della filosofia americana contemporanea. È uscito anche una nuova edizione di La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel di Remo Bodei, mentre quest’estate ancora Mimesis ha mandato in stampa Il bisogno di filosofia di Hegel, con prefazione di Paolo Vinci e postfazione di Pierluigi Valenza.


Il rapporto tra Hegel e il patrimonio simbolico e tradizionale della Massoneria

Il mondo accademico non si sofferma abbastanza sulle fonti massoniche del pensiero hegeliano né sulla molto probabile appartenenza di Hegel alla Massoneria. Un vecchio saggio di Jacques d’Hondt andava in questo senso (Hegel segreto) mentre l’anno scorso è stato riproposto in libreria il valido studio di Gleen Alexander Magee (con la prefazione di Massimo Donà): Hegel e la tradizione ermetica che ci sembra vada ancora più dentro. Se d’Hondt indagava sui documenti, Magee cerca di capire quanto il ‘sistema’ sia stato influenzato da letture alchemiche, massoniche e cabalistiche oltre alla ben nota ispirazione diretta di autori come Paracelso, Jakob Bohme e Franz von Baader

Ramsay 1736. Il Discorso di Benvenuto.


Due Link estremamente interessanti sui quali merita soffermarsi alcuni minuti. Scritto nel 1736, conosciuto come il "Discorso di Ramsay "è  il  benvenuto rivolto ai nuovi iniziati nel primo Link. Nel secondo il “Discorso” del Cavaliere de Ramsay e il suo influsso nello Scozzesismo. Le preziose considerazioni del suo autore M. Volpe.

Link-fonte:Ramsay discorso di benvenuto.1736
Link-fonte: Il “Discorso” del Cavaliere de Ramsay e il suo influssonello Scozzesismo
Immagine: lo stemma del Cav. Ramsay

venerdì 26 dicembre 2014

Le colonne del Tempio. L'ultimo libro di Mariano Bianca

La copertina del libro

È importante studiare la Massoneria. Ed è importante che siano sempre più numerosi i saggi di approfondimento di una certa qualità. Li segnaliamo sempre con grande interesse e grande attenzione nel nostro blog, proprio perché aiuta a sottrarre l’Istituzione a cui apparteniamo dai pantani della disinformazione, ma soprattutto ci aiutano, gli studi, a mettere a fuoco correttamente la nostra identità, senza indugiare troppo in ambiti e attività che poco ci appartengono. La Massoneria è un ordine esoterico-iniziatico. Mariano Bianca, ordinario di Filosofia Teoretica all’Università di Siena, parte subito da qui nel suo ultimo libro (Le colonne del Tempio. Principi e Dottrina della Massoneria). «Le sue radici, i suoi principi, la sua dottrina e le sue pratiche rituali fanno parte di una tradizione che risale ai Misteri della Grecia antica». La dimensione del sacro e la ricerca del ’segreto’ costituiscono insomma il cuore del simbolismo massonico, un simbolismo sul quale in età moderna, dice l’autore, si sono innestate concezioni, dimensioni, sapienzialità le più diverse, come l’ermetismo o la qabalah. 
Certo, la portata e la natura della Massoneria non è solo teoretica. Se la teoretica indirizza l’etica, l’etica diventa al tempo stesso politica, in senso alto e nobile, e dottrina sociale. A questo aspetto è dedicata la parte finale del libro: il lavoro “per il bene e il progresso dell’umanità” che rende i lavori di Loggia fondamentali anche per la crescita della vita culturale, politica e sociale del Paese in cui si opera.

giovedì 25 dicembre 2014

mercoledì 24 dicembre 2014

Lo scoutismo italiano ha origini massoniche


Roberto Villetti

I promotori dello scoutismo in Italia furono massoni. James Spensley, legò il suo nome al gioco del calcio (fu anche un arbitro) ma transitò tra le colonne. Indossarono il grembiulino anche Ottavio Reghini, tra i fondatori dell’Associazione dei Ragazzi Espoloratori Italiani (Rei), attento nel contenere alcune derive troppo cattolicheggianti, in nome di una più sana laicità, il professore romano Arturo Galanti e Roberto Villetti, direttore del Messaggero, assessore al Comune di Roma e Capo Scout del Corpo Nazionale Giovani Esploratori Italiani.
È quanto emerge da una tesi di laurea in Scienze Storiche dell’Università degli Studi di Milano, di Mattia Pessina, sul tema dello Scoutismo italiano davanti al Fascismo. Nella sezione che vi proponiamo oggi, in particolare nella sezione 1.2, si parla nel dettaglio della questione.

Il viaggio iniziatico: l'incontro con la Bestia

di Massimo Agostini


Apiro. Abbazia di Sant'Urbano (XIII sec. d.C.) - Capitello

Il viaggio iniziatico è un viaggio di purificazione durante il quale ci si deve liberare delle parti più negative del sé. L'impulso negativo si presenta come forza autonoma sotto le sembianze di un animale terribile. Il neofita deve impegnare una dura lotta con questa forza antagonista che tende ad uccidere la sua anima. Scopo dell'iniziato  non è tanto di uccidere la bestia, ma piuttosto di sottometterla.
L'anima nera spesso spaventa e per questo evitiamo di guardarla nella sua vera essenza e se potessimo vorremmo anche ucciderla. Antichi rituali parlano di: Visita Interiora Terrae Rectificando Invenies Occultum Lapidem (Veram Medicinam). Il rettificare corrisponde forse all'incontro con la propria essenza più negativa (la bestia- l'anima nera) non per ucciderla, ma per conoscerne tutta la sua potenza, e se ci riesce, usandola per trovare la propria luce più splendente. 
Questo passaggio iniziatico è  simbolizzato nel bassorilievo, dove si vede il neofita (L'uomo con l'ARCO) che affronta la bestia interiore senza ucciderla, ma facendole volgere la testa al fine di utilizzare a proprio favore tutta la SUA forza negativa per giungere così ad incontrare la luce  (stella).
Questo bassorilievo presente in una chiesa cristiana del XIII sec (abbazia Templare) ci rimanda ai percorsi  iniziatici dell'Antico Egitto, al viaggio dell'anima nel regno dei morti (Il Duat).
Il Libro dei Morti narra che l'anima, il Ba,  nel suo viaggio nell'Oltretomba deve affrontare terribili mostri che dovranno essere domati al fine di poter raggiungere la resurrezione e la salvezza. In questo percorso il Ba del defunto è immagine di Osiride (Orione) che anela, attraverso il processo di morte e rinascita, alla sua amata Iside (la stella Sirio) per ricongiungersi ad essa e così rinnovare l'energia dell'universo attraverso il figlio Horus.



Una passeggiata nel bosco massonico



Bordeax è il capoluogo del dipartimento della Gironda, nel sud-ovest della Francia. Un’area metropolitana tra le più popolose da dove proviene anche l’omonimo vino. Con Parigi e Lione, Bordeaux è il terzo centro per importanza dell’attività Massonica e iniziatica. Quando Cagliostro, un nome su tutti, vi si recò trovò un clima culturale che si era già nutrito degli insegnamenti di Martinez de Pasqually e del ‘Filosofo Incognito’ Louis Claude de Saint-Martin. Dal settecento ad oggi le Logge si sono moltiplicate, con un’effervescenza artistica, filosofica notevole. 
L’Ufficio del Turismo del Comune di Bordeaux propone per il prossimo 28 dicembre una passeggiata
nel Bosco Massonico. Tracce e simboli esoterici sono infatti presenti un po’ dovunque nel territorio. Una passeggiata guidata può aiutare a conoscerne i segreti…

Il costo della visita guidata è di 9 euro. L’appuntamento è alle 14.30 in 12 course du XXX Juillet. Infoline e prenotazioni al +33 5 56 48 04 24

martedì 23 dicembre 2014

La Gnosi Massonica

a cura di Federico Pignatelli



Chiunque vada ad esplorare qualche ‘terra incognita’ non deve imprudentemente tracciare delle carte e descriverle e l'avventura di Cristoforo Colombo ne è la prova perentoria. La stessa cosa è per la Gnosi massonica.
Sappiamo bene che, secondo la tradizione, la lettera ‘G’ che irradia dal centro della Stella Fiammeggiante significa Gnosi, Generazione, Geometria. E ciò in effetti ci condurrebbe a formulare il postulato che la Massoneria possieda effettivamente una Gnosi. Ma quale è questa Gnosi? Questo è il problema! Perché in nessun posto e in nessun antico documento ci viene precisato che si tratta di Gnosi classica, di Valentino, di Marcione o di Simone.
Tuttavia, e proprio in virtù di queste tre parole, non ignoriamo che si tratta di una Conoscenza (Gnosi), relativa ad una Generazione e ad una Generazione armoniosa (Geometria).
Tuttavia osserviamo subito (e ci sarà utile anche dopo) che si tratta di una Generazione e non di una Ri-Generazione. La squadra massonica ce lo ricorda perché il G del nostro Pentagramma non è che il gamma greco, ossia una squadra: G
E formuliamo allora un certo numero di conclusioni.
Voler far dire alla Massoneria ciò che una o l'altra religione insegna, è un errore fondamentale perché significa dogmatizzare a priori ed “in un Tempio”, il che è innanzi tutto antimassonico.
Noi dobbiamo abbandonare “i metalli” alla porta del Tempio! Questo fu l'errore commesso dai riformatori del Convento di Lione nel 1778, poi in quello di Wilhelmsbad nel 1782. Essi infatti affermarono che la Massoneria è cristiana.

La Massoneria di tradizione anglo-sassone, che esige che la Bibbia non solamente figuri sull'ara di tutte le logge ‘regolari’, ma che sia considerata come ‘un Libro rivelato’, si contraddice da sola quando fa decorare gli altari delle sue Obbedienze d'Oltremare con un Corano, una Bagvad-Gita o un canone Pali al posto della Bibbia ritenuta insostituibile. Ed infatti la Massoneria non è né cristiana, né anticristiana, essa possiede una sua propria credenza!
La Gnosi massonica, che le è propria, non può provenirle dal Mondo profano, ma deve essere estratta e deve essere compresa in funzione dei suoi simboli e dei suoi riti stessi e per se stessi: colonne ‘Jakin’ e ‘Boaz’, colonne ‘Saggezza’, ‘Forza’, ‘Bellezza’, tappeto di Loggia, cerimonie rituali ed usi propri ai tre gradi ‘azzurri’: Apprendista, Compagno, Maestro.
In effetti non dobbiamo mai perdere di vista che il laico, o il dottore di non importa quale religione, è e rimane, per noi, un profano, sino a che non è stato ricevuto massone.
In effetti si può assimilare lo spirito massonico, nei suoi effetti e nelle sue ripercussioni nello psichismo, all'azione dello Spirito Santo dei cristiani nel piano spirituale. Questo non deve sbalordire nessuno, un dottore in teologia non lo è in medicina. Per comprendere la Massoneria occorre diventare massoni!

Ritornando alla Gnosi massonica, constateremo che tutte le gnosi anteriori, attualmente a nostra conoscenza, si basano tutte su “dati rivelati” di base “giudeo-cristiana”. Ora per la Massoneria non esiste niente di ‘rivelato’ e niente potrebbe essere interdetto all'introspezione dell'Uomo.
Considerare con i nostri Fratelli anglo-sassoni o di obbedienza anglo-sassone che la Bibbia è stata rivelata a Mosè da Dio significa non fare fede a tutte le scoperte moderne relative ai vecchi poemi cosmogonici babilonesi. Significa ignorare che non esiste nessun testo prima della cattività di Babilonia e che è Esdra ‘ispirato’ dallo Spirito Santo che li ricostituisce... a Babilonia e grazie – giustamente – alla sua scoperta degli stessi poemi babilonesi!
Ebbene, tutte queste gnosi partono da un postulato che poggia sul principio che l'Anima Umana si è degradata e che deve risalire verso il suo ambiente ontologico primitivo.
La Massoneria non ci insegna niente di questo! Essa prende nel mondo profano un essere che considera come incompleto, dormiente, non stabilizzato e lo risveglia o meglio lo sveglia trasmettendogli la Luce. È questa stessa Luce, che facendogli apparire gli esseri e le cose, le porta realmente all'esistenza.
A questo essere incompleto, addormentato non gli dice che gli restituisce la Luce, ma che gliela conferisce. E ciò per mezzo di una sua formula propria che analizzeremo di seguito, lo crea, lo riceve, lo costituisce...
Si può dunque ammettere che la Gnosi massonica consideri l'uomo profano come il prodotto di un lungo cammino ontologico, che questi è giunto davanti ad una soglia, che ha bussato ad una porta e che non è stato in grado di passare oltre senza ricevere da coloro che prima di lui lo hanno fatto, la chiave necessaria per aprirla.
Qui vi è un postulato massonico di partenza conforme alle più moderne conclusioni scientifiche. Da qui l'espressione massonica rituale al momento della iniziazione di un Apprendista: «Io vi creo, ricevo e costituisco Apprendista Libero Muratore…».
In latino costituire significa creare l'essenza di una cosa. Creare viene dal latino ‘creare’ che significa produrre, generare. Quest'ultima parola vale per dare esistenza. Ricevere viene dal latino ‘recipere’ che significa accettare, ammettere.
Come si vede nella formula tradizionale e sacramentale della Massoneria non vi è alcuna allusione al peccato originale o a qualsiasi degradazione iniziale e ad una restituzione allo stato anteriore, al contrario esiste l'idea della creazione.
Così nei simboli tradizionali messi di fronte all'impetrante nel Gabinetto di Riflessione vi sono: il teschio, simbolo del niente, della morte, del non essere; il gallo è l'immagine classica, presso gli antichi gnostici, del dio inferiore ed imperfetto, del demiurgo che nei grimoires magici è il simbolo del principio del male.
Dal niente, dalla morte, dal non essere, la Massoneria estrae dunque una ‘materia prima’ che va ad essere trasformata per mezzo del suo rituale ed al termine della cerimonia, a farne un essere realmente vivente, libero e cosciente. Meglio ancora, facendone un Massone, il che vale a dire un costruttore, essa si eleva al livello di quei demiurghi di cui parla Empedocle d'Agrigento: «Il demiurgo ed i demiurghi uniscono il Creato all'Increato…».
L'Increato... si può meglio sottolineare questa differenza con il mondo massonico, chiuso, riparato nel Tempio ove hanno accesso solo coloro che grazie alla Luce vivono realmente?
Questa ‘creazione’ pneumatologica, viene realizzata dalla Massoneria in conformità ad un ‘piano’ che le è stato giustamente affidato dal Principio Supremo che viene chiamato GRANDE ARCHITETTO DELL'UNIVERSO. Essa esegue questo piano per Amore perché la formula usata è “Alla Gloria del Grande Architetto dell'Universo”... Per obbedienza perché la stessa formula evoca un altro ordine ricevuto “Nel nome della...” e lo esegue legittimamente “in virtù dei poteri a me conferiti...”.
Perché dietro queste parole sacramentali del Maestro della Loggia è la Massoneria tutta intera che parla in quanto è dalla Tradizione che essa ha le formule così trasmesse, inalterate attraverso i secoli.
Ciò che la Gnosi massonica ha in comune con le Gnosi classiche e note, è la nozione della ‘soglia intermedia’ e delle ‘porte da superare’ che i rituali descrivono come molto basse. Perché soglie e porte sono tradizionalmente sorvegliate dagli Arconti, cioè da Principi che occorre superare.

Tali sono le fasi chiamate impropriamente battesimi, nei nostri rituali, perché non si vede come un elemento da cui deve essere liberato l'impetrante possa purificarlo, sarebbe come dire che un malato affetto da tifo, sta per essere o è purificato dal tifo!
Secondo tale ipotesi il profano, passando attraverso il ‘gabinetto di riflessione’ sarebbe purificato dalla terra, il che equivarrebbe al fatto che il soggiorno in tale luogo gli conferisce un carattere e delle qualità che lo ‘farebbero’ un essere differente dai profani ordinari prima dell'iniziazione stessa.
L'iniziazione massonica, la tradizione, non sostiene affatto questa ipotesi anzi tutti i rituali la contraddicono.
Un'altra differenza tra la Gnosi classica e quella massonica è che quest'ultima ignora deliberatamente la vita futura del Massone con le ipotesi di metempsicosi o di metemsomatosi (reincarnazione). Secondo la tradizione massonica, la morte carnale conduce il massone all'Oriente Eterno. È tutto. Scendiamo dunque sul piano simbolico e vediamo se ci precisano qualche cosa su tale assunto.

Nel Tempio vi è un luogo chiamato Oriente e che, sollevato su tre gradini, si oppone e domina l'Occidente, quest'ultimo è la soglia del mondo profano cioè il non-essere, la morte, le tenebre. Pertanto l'Oriente è il luogo dell'essere (nella sua pienezza e dunque è l'immagine del pleroma degli gnostici) della vita (vera) e della luce.
Per tale ragione è illuminato dal simbolo della Causa Prima (simbolo fortemente illuminato) e che è sia il Delta Fiammeggiante, sia la Stella Fiammeggiante. Prenderanno posto all'Oriente, presto o tardi, ed attraverso il gioco delle istituzioni massoniche, tutti i Fratelli che l'avranno meritato per il loro zelo, la loro conoscenza della Massoneria, il loro alto valore morale. E sino a che non avranno demeritato, vi rimarranno.
Se un giorno ne fossero cacciati, questo sarà per attraversare le Colonne di Occidente e così tornare al mondo profano, al non-essere, alla morte, alle tenebre. E per molto tempo saranno detti ‘in sonno’, saranno dimenticati per sempre. Si può meglio esprimere questo ritorno alle tenebre ed alla notte?
Ci si obietterà che l'uso (del resto assai recente) che vuole che il Venerabile di una Loggia alla fine del suo mandato vada alla soglia del Tempio a ricoprire il posto del Copritore ossia di ‘Guardiano della Soglia’ sia poco consono con quanto detto, ma ricordiamo che prima del Venerabile è il Copritore quello che permette l'accesso al Tempio, alla luce, alla vita, all'essere. Inoltre questa funzione non è definitiva e non lo priva, nella sua qualità di ex Venerabile di avere dappertutto accesso all'Oriente in non importa quale altra Loggia.
Si deve ora ben considerare l'esistenza della gerarchia degli Alti Gradi che si elevano al di sopra dei tre gradi ‘azzurri’ della Massoneria Simbolica come probatori - in forma esoterica - della credenza in una evoluzione nei ‘piani superiori’ simbolizzati appunto da detti Alti Gradi.
A questi ‘piani superiori’ avranno accesso, in funzione di una necessaria evoluzione postuma, variabile secondo ciascuna individualità psichica, tutti quei Maestri che avranno la possibilità di andare ‘al di là’ del semplice accesso all'Oriente Eterno, vale a dire alla immortalità pura e semplice.
In questi, con le loro PAROLE DI PASSO, vere PAROLE DI POTERE, con i loro SEGNI PROBATORI, le loro MARCE differenti, noi possiamo divinare sia nei gradi stessi, sia nel simbolismo materiale dei templi a loro propri quelle SOGLIE di cui abbiamo parlato all'inizio del nostro discorso, SOGLIE guardate da un ARCONTE proprie a tutte le antiche scuole gnostiche e che occorre superare grazie a dei NOMI DI POTERE e dei SIGILLI onde andare ancora più lontano, oltre...
E se i titoli sorprendenti che accompagnano gli stessi Alti Gradi: Illustrissimo, Potentissimo, Molto Sublime non sembrano disgraziatamente applicarsi ai loro detentori umani ufficiali, non è proibito credere che essi per contro si applicano e realmente, ai loro detentori extraumani...
E che dire della supposta ignoranza della nozione della pluralità delle forme vitali nel mondo profano? In una parola, la Massoneria ignora la metempsicosi e la reincarnazione?
In questo sembra che essa abbia conservato la tradizione pitagorica, tradizione che vuole che gli Iniziati ricevano, come primo beneficio della loro iniziazione, il privilegio di sottrarsi alla ruota delle vite. Solo i profani vi rimarrebbero assoggettati. Questa nozione è quella della gnosi cristiana classica; il cristiano, avendo ricevuto il battesimo di acqua e di fuoco, sfuggiva al principe di questo mondo e non apparteneva ormai che al Cristo. Anche Platone affermava che “coloro che sono possessori delle sante iniziazioni e coloro che le ignorano, non avranno, nel soggiorno delle ombre, lo stesso destino...”.

Ora, il mondo profano, votato al niente, al non essere, alle tenebre, è simbolizzato dal GABINETTO DI RIFLESSIONE. E cosa viene posto sotto gli occhi del recipiendario in questo sinistro ridotto? Degli emblemi alchemici evocanti, ipso facto, le molteplici trasmutazioni che opera in questo mondo materiale quella che noi molto impropriamente chiamiamo la vita...
In effetti il piattino con il sale, quello con lo zolfo, la coppa ove tremula il mercurio volgare (quando è presente), il cranio senza carne non sono che i simboli del SALE, del SOLFO, del MERCURIO FILOSOFICO e del VETRIOLO FILOSOFICO? Trasposte nel piano umano queste trasmutazioni, così discretamente evocate, non ricordano le vite successive che sfilano davanti agli occhi del profano interdetto? E prendendolo dal ‘gabinetto di meditazione’ per concedergli l'accesso al Tempio ed alla sua Luce, la Massoneria non gli fa comprendere a mezze parole che intende liberarlo da queste forme multiple, transitorie e necessariamente dolorose che sono le vite successive?
Queste sono le nozioni preliminari di una GNOSI esclusivamente MASSONICA e che si possono desumere dalle nostre tradizioni e dai nostri simboli. Ed appartiene agli ORATORI delle logge massoniche di ricordarli e di confermarli periodicamente nella loro qualità di GUARDIANI e di DIFENSORI di tutto ciò!
E se avviene che dei Fratelli, incompletamente penetrati dallo spirito massonico, inconsciamente sottomessi a discipline estranee all'Ordine stesso, tentano di conciliare la loro sottomissione a queste discipline con il loro desiderio di divenire buoni e legittimi massoni, a loro non resta che meditale questa vecchia strofa, estratta da canti massoni del XVIII secolo e conosciuta dopo il 1737:

Per il pubblico, un Massone sarà sempre un vero problema!
Che non saprà risolvere a fondo se non divenendo un MASSONE EGLI STESSO...

Una mostra di manifesti antimassonici



Oggi presso la sala del Museo della Risiera di San Sabba, è stata inaugurata la mostra «Attenzione, stanno arrivando… La mostra dei manifesti antimassonici, Belgrado 1941-1942”». Si tratta del primo degli eventi del programma delle manifestazioni organizzate dal Comune di Trieste in occasione del Giorno della Memoria 2015. Durante l’occupazione nazifascista della Jugoslavia, sotto il regime collaborazionista di Milan Nedić, venne allestita a Belgrado dal 22 ottobre 1941 al 19 gennaio 1942 una mostra intitolata “Grande mostra antimassonica”. Sebbene il titolo citasse solo la massoneria, il tema della mostra era la denuncia del “complotto giudaico – massonico” e l’obiettivo era la diffusione tra la popolazione dell’odio nei confronti degli ebrei.  Oltre alla mostra, venne messo in moto un gigantesco apparato propagandistico attraverso la predisposizione e diffusione di: 200.000 brochure, 60.000 poster, 100.000 volantini, 108.000 buste, 4 serie di francobolli, 176 filmati di propaganda. Gli organizzatori della mostra ebbero a dire che si era trattato di un evento unico nel suo genere non soltanto in Serbia e nei Balcani ma anche nel mondo.
Saranno visibili nella Sala del Museo della Risiera di San Sabba 17 manifesti originali, di proprietà del designer Mirko Ilić, insieme ad alcune buste affrancate. I poster rappresentano un’efficace testimonianza della propaganda antiebraica, di come l’arte e la grafica fossero un mezzo per creare “l’altro” e per influenzare l’immaginario collettivo con stereotipi. Gli ebrei ritratti sono al contempo capitalisti e comunisti, presunti agenti di una forza oscura e segreta in grado di dominare tutti gli aspetti della vita europea e mondiale. Di particolare interesse i manifesti dedicati al controllo esercitato dagli ebrei sulla finanza e sulla stampa americana.
La mostra, che verrà inaugurata martedì 23 dicembre alle ore 18.00, è stata realizzata dal Civico museo della Risiera di San Sabba – Monumento nazionale in collaborazione con l’associazione “Cizerouno” nell’ambito della rassegna “Ai confini dell’ebraismo e dintorni” realizzata con il contributo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e delle Fondazioni Casali.
La mostra è visitabile ogni giorno dalle ore 9.00 alle 19.00 (chiusura 25 dicembre e 1° gennaio).

Ingresso libero.

In libreria «Massoneria e Orgonomia»


La copertina del volume

È stato stampato, e sarà disponibile in libreria e negli store online, il terzo volume della collana curata dal Capitolo De Lantaarn. Una iniziativa editoria e culturale fortemente voluta dal Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei Liberi Muratori in Italia Tiziano Busca. Il titolo è già significativo: «Massoneria e Orgonomia. I centri di consapevolezza nell’ordine e nel segno nei gradi simbolici e nell’Arco Reale». Le tavole interne al testo sono di Luca Cavallin. L’autore, Cristiano Turriziani, è un filosofo, Laureato in Filosofia all’Università di Cassino e dottore di ricerca presso la stessa università. Proprio durante il dottorato ha intrapreso lo studio dell’Orgonomia. Ha partecipato a convegni e dibattiti sulla psicologia junghiana e su quella lacaniana, prendendo parte a seminari di filosofia teoretica tenuti da Massimo Donà, Massimo Cacciari, Paolo Bonetti.

Gli studi tradizionali classici, quelli del secolo scorso, e le ultime qualificate impostazioni di una generazioni di autori che ha il merito indiscusso di aver fatto uscire la Massoneria dalle paludi degli amatori, hanno però il limite di rivolgersi a tradizioni, come l'ermetismo o la Qabalah che sono rimaste in qualche modo 'ingessate'. La Massoneria, che è Spirito vivente, nella opportuna espressione hegeliana, deve invece essere aperta alle infinite contaminazioni della cultura che la esprime. L'Orgonomia, per esempio, può dare tante conferme alle letture tradizionali. Nata su impulso di Wilhelm Reich per studiare l'energia primordiale pre-atomica può funzionare da modello ontologico ed henologico, anche al posto del lessico ordinario della filosofia teoretica e fornire nuove e originali chiavi di letture dei rituali massonici...


L’ ‘occhio della P2’ e il pregiudizio antimassonico di Avvenire



Non si placano le polemiche sulle luminarie natalizie a Bologna. Un occhio, un triangolo e dei raggi che, visti in prospettiva, formano un noto simbolo, per la verità non strettamente massonico. L’opera, di Luca Vitone, fa parte di una rassegna il cui obiettivo è quello di valorizzare i luoghi pubblici con opere di artisti contemporanei. Niente puzza di zolfo, insomma, ma un’iniziativa capace di solleticare l’antimassonismo di Avvenire. Sul suo supplemento, Bologna sette, si è infatti parlato di “spettacolo ambiguo e inquietante”. «Come se si celebrasse la Resistenza con una esibizione di svastiche».

La bizzarra polemica del quotidiano cattolico (ripresa a ruota dalla quasi totalità della stampa nazionale, dal Giornale a Repubblica) è stata così commentata da Claudio Bonvecchio: «Nel duomo di Milano c’è un occhio con i raggi: significa forse che è legato alla P2?» Un’intervista sul Resto del Carlino che, per la verità, non ha conosciuto la vasta eco della polemica. Basterebbe dare un’occhiata alle rassegne stampa, a volte, per vedere, in Italia, i veri poteri forti chi sono.


lunedì 22 dicembre 2014

Compagni in...visita


Foto di gruppo di alcuni compagni Tarantini del Cap. FederiocoII in visita ieri mattina al Capitolo Marchigiano "Marca Fermana". Durante i lavori è stata letta una tavola sulla "Parola Sacra".

giovedì 18 dicembre 2014

Scritte antimassoniche.

Queste sono le notizie e le immagini che non vorremmo mai diffondere. Ma sono purtroppo parte di una realtà assai diffusa, sia pure in forme episodiche, che ritroviamo sotto ogni latitudine. Quelle sopra riportate descrivono in tutta la loro crudezza e "ignoranza" le scritte antimassoniche che alcuni giorno fa hanno imbrattato le pareti dell'edificio che ospita la Loggia Masonica a Wynnum (fondata nel 1849), un sobborgo sulle rive del Moreton Bay a Brisbane nello Stato del Queesland nell'Australia del Nord-Est. Queste foto pubblicate sul Bridbane Time corredano l'articolo di Amy Remelkis che puoi leggere in originale e trad. con Google nei Link sottostanti.


Link-fonte: Queensland Masonic Lodge vandalised
Link-fonte trad.: Queensland Masonic Lodge vandalised

martedì 16 dicembre 2014

Filippo è passato oltre l'ultimo velo terreno.


Nelle prime ore del pomeriggio di ieri, 15 dicembre, la triste notizia del passaggio all'Oriente Eterno dopo una incurabile malattia, del Comp. e Cavaliere Filippo Gurrieri, Un Compagno che per impegno e dedizione lascia un profondo vuoto nel Rito di York che ha immediatamente espresso  attraverso i suoi più autorevoli rappresentanti, il Sommo Sacerdote dell'Arco Reale comp. Tiziano Busca, il Gran Maestro dei massoni Criptici comp. Luigi Marchese e l'Em. Commendatore dei Cavalieri Templari Cav. Giovanni Pascale, il suo cordoglio:

 " Un fratello ci ha lasciato, un Uomo, signore nel tratto e nell'animo, fermo e dolce nel rapporto come coloro che sanno essere Maestri lungo la strada della vita e sulla via della fratellanza.
Filippo , amico di ogni cuore sincero, ci lasci nel dolore ma con un grande insegnamento di amore e tolleranza che  chi  ti ha conosciuto  racchiude in sé come il più ricco e prezioso dei tesori consapevole che tanta ricchezza supera il tempo terreno e che insieme a te continuerà a vivere oltre il confine della materia. 
Il Gran Capitolo dello York, la Massoneria dell'Arco Reale, Criptica e Templare perdono un esempio di impegno e di lavoro e ne ricordano le doti trasmesse a tutti noi, gli insegnamenti per gli incarichi ricoperti ed il lavoro svolto ad affermare i valori di libertà uguaglianza e tolleranza: bandiera di ogni Uomo e Compagno.
I labari del Rito si inchinano alla memoria ed i compagni lo seguono nell' esempio strigendosi alla famiglia ed ai suoi affetti più cari."

Foto: il Comp. Filippo - Gran Dottore della Legge - durante le fasi preliminari dell'Assemblea del Gran Capitolo dell'Arco Reale svoltosi nel maggio 2013 a Roma. (Archivio Fotografio del Gran Capitolo)

La missione Denslow


 Estate 1945. Il 12 settembre di quell'anno era giunta a Roma, con un aereo messo a disposizione del Presidente degli Stati Uniti, il Comp. dell'Arco Reale e Cavaliere Templare  Harry S. Truman, già Gran Maestro del Missouri, una delegazione composta da quattro illustrissimi massoni americani, con lo scopo di appurare a quale, fra i tanti gruppi massonici che allora pullulavano in Italia, la Massoneria Americana poteva accordare la sua fiducia. ....il leader della missione era Ray Denslow, anche lui già Gran Maestro del Missouri e in quel momento Sommo Sacerdote del Gran Capitolo Generale Internazionale dell'Arco Reale. (estratto da "Il Rito di York in Italia 1962-1983 del Comp.  Franco Valgattarri)

Foto: una rara immagine che ritrae insieme i due grandi protagonisti di quella memorabile missione.

domenica 14 dicembre 2014

The Kentucky Keystone


Il Pdf il Bollettino del mese di dicembre del Gran Capitolo del Kentucky. Clicca sul Link sottostante.

Link-fonte: The Kentucky Keystone

lunedì 1 dicembre 2014

Rimini 2015 - Grande Assemblea del Rito di York 8-9-19 maggio


A latere del Meeting Internazionale di Firenze si è incontrata la Gran Giunta del Gran Capitolo dei Massoni dell'Arco Reale in Italia - Rito di York che ha disposto di dare corso nei modi formalmente dovuti alla calendarizzazione dell'Assemblea Annuale del Gran Capitolo all'interno delle Assemblee dei Corpi Rituali del Rito di York che si terranno (secondo fine settimana di maggio) nei giorni 8-9-10 maggio 2015 a Rimini.

Foto: in una fase del Talk Show durante l'intervento del Sommo Sacerdote, si vedono da sinistra verso destra il Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Fr. Stefano Bisi - l'Ex-Sommo Sacerdote dell'Arco Reale in Italia Comp. Emilio Attinà - il Sommo Sacerdote del Gran Capitolo dei Liberi Muratori dell'Arco Reale in italia - Comp. Tiziano Busca - Il Prof. Fabio M. Fabbri dell'Università "La sapienza" di Roma

Concluso il Meeting Internazionale a 700 anni dalla morte di Jacques De Molay


da sin. a destra: L'Em. Gran Commendatore dei Cav. Templari d'Italia Cav. Pascale Giovanni, il rappr. della Gran Commenda Croata cav. D. Vrus, il Commander Dipartimento Europa Cav. Attinà Emilio, il rappresentante della Gran commenda del Togo Cav.Adote Kpakpovi Marc, il Past Commander Europa Cav. Joaquim José V. Pinto Coelho

Si è concluso a Firenze con successo e presenze di Cavalieri Templari della Gran Commenda Templare d'Italia e le rappresentanze estere delle Gran Commende Europee e dell'Africa (Togo-Africa) il Meeting Internazionale organizzato dal Grand Encampment of Knights Templar Europe Department.

Link: Sulle orme dei Templari, 700 anni dopo